Emozione

 

 

 

 

   Dora N.Bittau

 

Non vedevo l’ora di scaricare tutte le fotografie, per rivivere i momenti di indescrivibile

emozione della serata

 

 

                           Sofia saluta Roma

                                22, 23, 24 luglio

 

 

L’evento e’ frutto dell’instancabile lavoro e passione di due grandi intellettuali bulgari, Jana Yakovleva,

presidente della fondazione “Fenice”, e Daniel Vladimirov, direttore dell’Istituto Bulgaro di Cultura a

Roma. Loro, malgrado tutte le difficolta’ invalicabili, si ostinano a promuovere la cultura ed arte bulgara

oltre i confini del paese. A gridare al mondo intero, che ci siamo anche noi, con la sensibilita’, talento

e non poca genialita’!

Con la buona volonta’ delle autorita’ dei comuni di Sofia e di Roma, tutto cio’ e’ stato possibile!

 

                                                

                                                Sotto i bastioni del Castel Sant’Angelo

                                                le persone si radunavano...

                                                 

Sotto i bastioni di Castel Sant’Angelo a Roma, con il cielo stellato e la luna piena si radunava la gente.

Dopo una giornata afosa, si sentiva la piacevole ebrezza del Tevere. Le sedie erano ormai occupate, e

le persone, pur stando in piedi, volevano assistere a questo ormai diventato tradizionale evento, che

e’ gia’ alla terza edizione. Molti erano della comunita’ bulgara, che vive a Roma e dintorni, altri cittadini,

non solo italiani, che gia’ sono diventati amici della Bulgaria, o altri, curiosi di conoscerla.

 

                     

      Jana, sempre con vestiti originali,            Rada Velinova,interprete           Borislava Ciakrinova

      e Daniel, elegante nella sobrieta’                                                            presentatrice

Ed ecco, nel palcoscenico illuminato, Jana e Daniel, salutano il pubblico, e senza perdere tempo,

danno la parola a Dott. UMBERTO CROPPI, L’ASSESSORE DELLA CULTURA DI ROMA, ormai

considerato amico bulgaro!

Dopo di lui, prende la parola, una signora elegantissima, distinta, con il cappello, sembra uscita da

un quadro di Renoir. Per la seconda volta vedo questa signora, e sempre mi ha colpito con

  

                     

                Dott.ssa Rosanna Vano                                    Dott. Croppi

 

il suo gusto raffinato e la sua classe. E la Dott.ssa ROSANNA VANO, PRESIDENTE DELL’

ASSOCIAZIONE INVITO ALLA LETTURA. Come responsabile di eventi nei giardini di Castel

Sant’Angelo, lei ha augurato per il prossimo anno, questa manifestazione di durare non solo 3

giorni, ma un’intera settimana!

La prima serata e’ partita con l’acceleratore al massimo!....Si esibivano i fratelli Wladigheroff,

due gemelli, Alexander e Kostantin, con la loro sorella Ekaterina, affiancati dal violencellista

 

                      

        Alekxander                                              Ekaterina                           Kostantin ed Alexander

 

Linda Mancheva, e dal violinista Vassil Lambrinov, che alternava la batteria con la sega suonata

con l’arco, con la quale creava dei suoni incredibilmente piacevoli e strani! Alexsander e Kostantin

manovravano la tromba, clarinetto e pianoforte, come volevano. Sembrava, che fossero giocattoli

nelle loro mani e potevano estrarre suoni improvisati di jazz, i ritmi con eco dal folclore bulgaro

ed eseguivano le proprie composizioni, magari con cuore intenerito, dedicati alla fidanzata....

Ekaterina, scatenata al pianoforte, usava anche la voce, come un strumento.

Dal micenea al medioevo, l’arte ci porta immagini affascinanti di musicisti con doppia canna

nella bocca. Ma erano due pifferi. Alexander lo fa’ con virtuosismo con due trombe alla bocca

contemporaneamente! La musica corre nella sue vene, la esprime con ogni cellula del suo corpo.

La tromba di lui si sottomette ad ogni suo capriccio! Non e’ necessario per magnificare

l’arte del trio Wladigheroff, di ricordare, che sono figli d’arte, nipoti del piu’ celebre musicista

bulgaro del 900, perche’ loro brillano con la propria luce.

La seconda serata era non meno suggestiva !

 

                                                

                                          Non si poteva resistere              Vasil Lambrinov                       

                                          di non scattare una foto                                                           

Sotto il violino di Vassil Lambrinov, una figura romantica, biondo, slanciato, raffinato,

sfilavano, cioe’ danzavano leggerissime e trasparenti come il vento le ragazze dalla Scuola

di danza “Stelle dell’Est” con la direttrice Raliza Kavaljieva.  Era un modo originale di presantare

della bigiotteria. Quale meglio cornice di un vestito nero di organza, per i preziosi moderni e

raffinati, firmati da artiste come Monika Naydenova, Olga Bosseva, e Milka Alexandrova-Buci.

 

                                                                 

                                            I gioielli presentati  in modo originale

 

I costumi cambiano, e in punte di piedi nudi, le ballerine mostrano le borse, lavoro artigianale

di grande pregio.

La serata prosegue con la proiezione del documentario Faccia a faccia con Agrippina.  L’autore

Nayo Tizin riflettendo sul dramma della Agrippina di Händel, propone i temi eterni, ai quali

anche oggi si cerca la risposta, ci conduce nel labirinto del POTERE. Fin dove si puo’ arrivare,

in nome del potere? Gli autori del documentario sono: direttore d'orchestra René Jacobs, il

regista Vincent Boussard, il designer Christian Lacroix ed il soprano Alexandrina Pendatchanska.

Mentre con la musica di Händel attraversiamo le sale della Staatsoper Unter den

Linden a Berlino....., al MONDO FITNESS, si esibivano Elitza Todorova e Stoyan

 

                                       

                                    Stoian                                          Elitza

 

Yankoulov, due musicisti, che combinano  ritmi di tutto il mondo con folclore autentico

bulgaro. Stoyan Yankoulov è uno dei più noti batteristi e percussionisti bulgari, creatore di un

innovativo set di strumenti a percussione che completa il suo stile particolare che

unisce musica pop, jazz ed etno. Elisa, con specifica tecnica vocale e non tradizionale uso degli

strumenti a percussione, da’ vita a motivi folcloristici bulgari.

 

  Ed eccoci, arrivati alla serata finale!

  Di nuovo ammiriamo “la signora del quadro di Renoir”.  Questa volta,

  come sempre nel suo stile impeccabile, i vestito e il cappello erano color

  rosa affumicato. Era piacevole di sentirla, che noi bulgari siamo i ben

  venuti, desiderati ed aprezzati, tra tanti, ospitati  nei giardini del Castello.

  La serata era dedicata ai bambini, futuro della nazione, del pianeta.

 Tra le creazioni dei bambini prodigio, erano esposti lavori di altri, non

 meno preziosi, di bambini con problemi, piu’ bisognosi del nostro

 sostegno. Una piccola, pero’ significativa mostra di quadri ed oggetti, ci ha

    Dott.ssa Vano

                           

portato nel mondo fantastico  ed affascinante dell’infanzia. Nelle opere realizzate dagli studenti di

Scuole d’Arte, e dell’Accademia Nazionale d’Arte, si sentiva la mano, ferma e il mondo visto da artisti

ormai avviati con il proprio stile, usando diversi materiali e tecniche di pittura.

 

                                

               kukeri                                mosaico                                grafica 

                    

Adesso, al palcoscenico avanzano due bambini, con esperienza da grandi e sorriso seducente.

Addobati con i vestiti nazionali bulgari, sembravano dei souvenir, da portarseli a casa! Invece,

erano artisti con “passato alle spalle”, con grande esperienza sulle scene nazionali ed internazionali,

vincitori di innumerevoli premi, pupilli della scuola “Raiko Jinzifov”. Lei, la cantante Georgia Raykova,

ormai a 10 anni, portava rokadka. Cosi’ si chiama anche il loro duetto. Rokadka e’ una specie di

giara, di coccio. Una volta, i contadini la usavano per la preparazione dello yogurt, gustoso, da

leccarsi i baffi, da tagliare con il coltello, di qualita’, che oggi la possiamo solo sognare. Rokadka e’

anche simbolo, e richiamo, per tornare al mondo piu’ semplice, sano, e genuino.

 

                                                                                 

                                               Duetto Rokadka                                                 

 

Lui, Martin Vladimirov, a soli 9 anni, manovrava con abilita’ la ribeca (gadulka), uno strumento

musicale ad arco, ottenuto da un unico pezzo di legno, con sole 3 corde, tipico per la musica

folcloristica bulgara.

Le esecuzioni dei due piccoli-grandi musicisti, ha scatenato delirio nel pubblico, con applausi, che

non finivano mai! Ad ogni nuova esecuzione, instancabili, i bambini cambiavano i vestiti in fretta,

hanno fatto una specie di sfilata di moda di variopinti costumi nazionali. Orgogliosi di sfoggiarli,

quanto sono belli questi vestiti, raccolti i colori dei raggi solari, dei succosi campi, di fresche

montagne, di mare profondo, colori della Bulgaria. Alla fine, il pubblico era sorpreso. Le 3 corde

hanno intonato, come omaggio agli italiani “Torna a Sorrento”......

Come per la comunione, i due protagonisti della serata, hanno portato tra il pubblico pane  e

vino bulgaro.

 

                            

               Jana Yakovleva                          una fatina...                            ... che fa’ i miracoli

 

”Questo e’ l’augurio, per i nuovi incontri”....., e la voce di appassionata, come vulcano in piena

eruzione Jana Jacovleva. Pero’, con il suo vestito blu turchese, non sembra anche un po’ la  fatina,

che puo fare i miracoli?......

A luci ormai spente, ho visto Jana e Daniel, stanchissimi, ma contenti, con gli occhi scintillanti.

Volevo dire a loro a nome di tutti, grazie per questo miracolo, al quale  abbiamo assistito, queste

sere, sotto le stelle, sotto Castello di Roma...., e che luna.....

 

Dora Nikolova Bittau

(artista bulgara a Roma)

25 luglio 2010.